foto da "Summa Gallicana"
La recente Festa del Vino Falerno tenutasi a Carinola pochi giorni fa è passata alquanto in sordina sui giornali locali. E’ stata trattata come la solita sagra, senza dargli il dovuto risalto che una passerella così prestigiosa meritava. Al contrario i mass media nazionali le hanno reso giustizia dedicandole gli ampi spazi che meritava. Ha avuto l’interessamento di Raiuno con un servizio di più di tre minuti e ampi reportage su alcune riviste di enologia a tiratura nazionale. Grande regista della grandiosa manifestazione è stato l’assessore all’agricoltura del comune di Carinola. Il successo è dovuto esclusivamente a lui, che si è dedicato anima a corpo per la buona riuscita dell'evento.
Il suo intenso e proficuo interessamento è stata una sfida a coloro, soprattutto suoi compaesani, che lo hanno osteggiato nella realizzazione della Festa della Vendemmia a Casale. Tale festa era diventata ormai una realtà tra le più prestigiose tra le varie iniziative organizzate nel comune di Carinola. Non si sa per quali motivi arcani, quest’anno non si è potuta tenere, pur avendo a disposizione un cospicuo contributo previsto dall’assessorato all’agricoltura. Anzi è stata proprio questa ventilata sponsorizzazione a portare alla sepoltura definitiva della festa della vendemmia 2009. L’indomito assessore Giacca ha incassato il colpo tiratogli dai suoi sinistri oppositori, ma si è preso la rivincita restituendo loro un colpo con gli interessi. E’ riuscito ad organizzare una Festa del Vino Falerno che resterà negli annali e sicuramente sarà ripetuta negli anni a venire.
La manifestazione, organizzata nel migliore dei modi farà dimenticare quella che a giudizio di molti era la riunione dei beoni del comune di Carinola e viciniori. Invece l’assessore è riuscito a fare una cernita naturale di degustatori e intenditori locali e non, facendoli ritrovare insieme nella splendida sala di palazzo Petrucci. Anche chi non era un degustatore lo è diventato per l’occasione. Dopo aver ascoltato i discorsi degli esperti che li hanno aggiornati sulle potenzialità del vino Falerno e sulla bella notizia, nota a pochissimi, che Carinola da sola possiede il sessantacinque per cento degli ettari di vigneti impiantati in tutta la zona doc del Falerno, tutti si sono cimentati nella degustazione dei vini esposti dalle case di punta nella produzione del Falerno della zona D.O.C. prevista dal decreto ministeriale.
Erano presenti le più accorsate cantine tra cui Villa Matilde, Fattoria Felicia, Nugnes, Scialla e tante altre, tutte con le loro bottiglie migliori. Il sommellier Marco Sabelli si è trovato in grande difficoltà nel dover fare una selezione tra vini tutti di così alta qualità ed anche nel design delle bottiglie. Un posto particolare hanno avuto negli assaggi le bottiglie di don Franchino Bianchini e dei fratelli Migliozzi che a forza di continui assaggi sono state le prime ad essere svuotate. La festa si è conclusa tra i commenti di tutti i degustatori, di professione e non, che discutevano dei profumi, dei bouqet o dei vari retrogusti assaporati nei vini degustati.
Grande soddisfazione per l’assessore Giacca che ha fatto fare un grande balzo in avanti verso il progresso civile del comune di Carinola. Ha fatto dimenticare i gruppi di persone avvinazzate che si davano appuntamento sulle scale della chiesa di Casale alla fine di quella festa che è stata ormai archiviata come la festa degli ubriaconi. Essa è stata sostituita dalla festa dei degustatori che a buon diritto può entrare nei grandi appuntamenti nazionali.
La vestale di Bacco
La vestale di Bacco